Punti chiave
- Con le inondazioni, le siccità e gli uragani che oggi si verificano in tutto il pianeta, è il momento che gli investitori prendano coscienza del cambiamento climatico e investano non solo per mitigarne le cause, ma anche per adattarsi alle relative conseguenze.
- Il cosiddetto adaptation finance gap è notevole e si sta allargando sempre di più. I costi di adattamento annui stimati nei paesi in via di sviluppo sono tra USD 160 e 340 miliardi entro il 2030. Attualmente, le esigenze finanziarie per l'adattamento climatico sono da 5 a 10 volte superiori rispetto ai flussi finanziari.
- È evidente che la finanza pubblica da sola non riuscirà a chiudere questo divario sempre più ampio, ma attualmente meno del 2% dei finanziamenti per l'adattamento provengono da fonti private. Ciò avviene a dispetto delle prove sempre più evidenti riguardo ai vantaggi tangibili e quantificabili che l'adattamento può offrire agli investitori.
- Per questo oggi gli ostacoli ai finanziamenti privati vengono messi in discussione e vi sono opportunità crescenti per chi vuole investire in soluzioni mirate all'adattamento, soluzioni destinate senza dubbio a espandersi nei prossimi anni in vista del continuo aumento delle temperature.
- Un'altra implicazione importante per gli investitori consiste nella necessità di comprendere e integrare i rischi concreti nel processo decisionale relativo agli investimenti, al fine di mobilitare capitale verso investimenti climatici resilienti.
È urgente guardare all'adattamento
Laddove gran parte della narrazione climatica si concentra sul conseguimento dello zero netto nei prossimi decenni, diventa sempre più evidente come il nostro clima stia già registrando cambiamenti eclatanti.
Lo scorso anno ha nuovamente registrato eventi climatici estremi con impatti devastanti: ondate di calore mortali nell'Asia Meridionale, gravi inondazioni in Pakistan, Sudafrica e Brasile, siccità in Cina e negli stati sud-occidentali degli Stati Uniti e crollo della piattaforma di ghiaccio nell'Antartico, solo per ricordarne alcuni. Le perdite relative a eventi climatici nel 2021 sono state stimate da Munich Re come le seconde più alte nella storia ed è probabile che tale valore venga superato quest'anno, con evidenti rischi per la società, le aziende e l'economia. L'adattamento a tali impatti concreti dovuti al cambiamento climatico risulta quindi assolutamente cruciale.
Il Climate Action Tracker mostra che gli impegni dei paesi non riescono ancora a limitare il riscaldamento sotto i 2°C e neppure all'obiettivo di 1,5°C. Ma perfino gli scenari più ottimistici presentano un aumento del riscaldamento, con conseguente prosecuzione dell'aumento della frequenza e della gravità degli eventi estremi e un peggioramento dei cambiamenti cronici. Questo a dimostrazione del fatto che è troppo tardi per concentrarsi solo su come contenere il cambiamento climatico (ovvero la decarbonizzazione). Dobbiamo lavorare perché le nostre comunità, le aziende e le economie siano resilienti contro tali impatti.
Il crescente divario nell'adattamento
L'Adaptation Gap Report 2022 riscontra che, nonostante il segmento dell'adaptation finance stia crescendo in proporzione al finanziamento climatico totale (34% nel 2020 rispetto al 14% nel 2019), la combinazione dei flussi per mitigazione e adattamento sono invece diminuiti nell'ultimo periodo esaminato. Il rapporto UNEP calcola che i costi dell'adattamento annuo nei soli paesi in via di sviluppo saranno nell'ordine di USD 160-340 miliardi entro 2030, per poi quasi raddoppiare entro il 2050. Secondo questa valutazione, le esigenze finanziarie destinate all'adattamento sono attualmente tra 5 e 10 volte superiori rispetto ai rispettivi flussi finanziari, e sono ancora in aumento. Questo divario è uno dei punti critici affrontati in occasione della recente COP27.
Inoltre, alla COP15 nel 2009 è stato concordato che le nazioni sviluppate avrebbero fornito finanziamenti climatici per USD 100 miliardi l'anno entro il 2020 ai paesi in via di sviluppo per l'alleviamento e l'adattamento. Tale promessa non è stata mantenuta. Un requisito fondamentale minimo per COP27 è assicurare che questo impegno di finanziamento pubblico sia rispettato. Tuttavia, anche se lo fosse, rimarrebbe comunque insufficiente per le necessità effettive. Occorre un approccio più integrato per un finanziamento mainstream dell'adattamento, poiché gli approcci attuali tendono a essere frammentari, circoscritti e mirati a impatti immediati. Occorre applicare le lezioni apprese dalla pandemia per assicurare una risposta coordinata, globale, nazionale e locale finalizzata a migliorare il finanziamento della resilienza e dell'adattamento.
La Global Commission on Adaptation ha individuato USD 1,8 mila miliardi di investimenti necessari nell'adattamento che potrebbero produrre benefici netti pari a USD 7,1 mila miliardi entro il 2030. Nonostante questa crescente evidenza dei benefici, meno del 2% dei finanziamenti per l'adattamento proviene da fonti private.
Vi sono diversi motivi per cui fino a oggi gli investimenti privati nell'adattamento sono stati limitati:
- la carenza di dati adeguati e trasparenti relativi ai rischi climatici per guidare la pianificazione degli investimenti;
- la necessità di un'azione più marcata a livello nazionale che assicuri un'identificazione chiara delle necessità e degli obiettivi dell'adattamento, con un rafforzamento degli incentivi finanziari alla partecipazione dei privati;
- poca chiarezza riguardo ai rendimenti finanziari, che potrebbero essere indiretti, e maggiore focus sui benefici sociali piuttosto che sui rendimenti d'investimento.
È evidente che la finanza pubblica da sola non riuscirà a chiudere questo divario sempre più ampio. Per questo oggi gli ostacoli ai finanziamenti privati vengono messi in discussione con opportunità crescenti per gli investitori.
È il momento che gli investitori prendano coscienza del cambiamento climatico e investano non solo per mitigarne le cause, ma anche per adattarsi alle relative conseguenze.
L'importanza di investire nell'adattamento
Gli impatti concreti del cambiamento climatico incidono su ogni settore e regione del pianeta. Tuttavia, alcuni di essi sono maggiormente colpiti di altri e di seguito evidenziamo tre settori particolari:
- Asset reali – I cambiamenti climatici richiedono l'adattamento di molte aree dell'economia. Infrastrutture e immobili sono particolarmente vulnerabili, poiché subiscono danni da uragani e inondazioni, aumento dei costi assicurativi ed energetici e, potenzialmente, la necessità di generatori di riserva e sistemi di emergenza. I sistemi di costruzione devono cambiare, in modo tale che i beni immobili possano resistere a forti piogge, uragani e, in alcune aree, temperature molto elevate. Inoltre, i sistemi di raffreddamento per contrastare le elevate temperature dovranno essere compatibili con un futuro a basse emissioni.
- Servizi pubblici – Un mondo in cui gli eventi climatici estremi sono in aumento necessita di infrastrutture diverse: sistemi di drenaggio migliori e un implementazione delle cosiddette "città spugna" che consentano alle aree densamente edificate di rispondere alle inondazioni improvvise provocate dalle forti precipitazioni. Gli impianti delle reti elettriche devono essere irrobustiti, in modo tale da resistere a intemperie e temperature estreme. In Texas sono state sperimentate delle micro-reti elettriche, che hanno continuato a funzionare e a mantenere attivi i flussi anche durante blackout su vasta scala. Negli Stati Uniti, società di servizi pubblici come Consolidated Edison spendono oltre USD 1 miliardo l'anno per la resilienza. Le società di servizi pubblici che non puntano alla resilienza sono destinate a non mantenere il passo nel percorso di decarbonizzazione a livello mondiale.
- Agricoltura – Anche l'agricoltura deve cambiare, affinché le stagioni di semina e raccolto non siano compromesse da eventuali intemperie imprevedibili ed estreme. Il ripristino dei pascoli deteriorati, il mantenimento e la piantumazione dei boschi e molte altre opere di adattamento aiutano sia ad assorbire il carbonio che a proteggere dalle condizioni atmosferiche estreme. Le regioni dei mercati emergenti sono particolarmente vulnerabili ai danni provocati dal cambiamento climatico. Agire e investire subito negli adattamenti necessari comporta costi inferiori rispetto alla riparazione di ulteriori danni e riduce la minaccia per l'approvvigionamento alimentare.
In assenza di adattamento, le aziende vanno incontro a danni fisici e discontinuità nella fornitura energetica. Condizioni atmosferiche estreme possono inoltre interferire con l'affidabilità delle energie rinnovabili. Verosimilmente, vi saranno anche frequenti interruzioni della catena di fornitura, perdite assicurative, carenze di materie prime e un'inflazione maggiore. Ciò rappresenta un chiaro argomento a favore dell'integrazione dell'adattamento climatico nelle decisioni d'investimento per creare resilienza.
Opportunità di investimento per adattamento e resilienza
1. Comprendere e integrare i rischi concreti del cambiamento climatico nel processo decisionale
Le istituzioni finanziarie devono comprendere la modalità di valutazione degli asset in cui investono e gestire i rischi concreti del cambiamento climatico in linea con le raccomandazioni del TCFD e integrare questo aspetto nelle valutazioni degli asset. La Coalition for Climate Resilient Investment (CCRI) è un'iniziativa guidata dal settore privato lanciata nel 2019 a cui abrdn aderisce e che punta ad assicurare che i rischi climatici vengano sistematicamente integrati in tutte le decisioni di investimento entro il 2025. L'obiettivo è migliorare la definizione dei prezzi del cambiamento climatico al fine di ridurre il rischio degli investimenti per i partner finanziari, dare fiducia agli investitori e aiutare a mobilitare capitale verso gli investimenti nella resilienza climatica. Un risultato fondamentale dell'iniziativa è la cornice PCRAM, che fornisce una metodologia di definizione dei prezzi dei rischi climatici concreti per gli investimenti nelle infrastrutture.
Integrare la valutazione dei rischi concreti acuti e cronici è una parte centrale del nostro processo di due diligence per gli investimenti nelle nuove infrastrutture, ma ciò può differire notevolmente a seconda del tipo e della posizione dell'asset.
Ciò è egualmente importante per gli asset quotati nei mercati pubblici. La nostra cornice di analisi personalizzata degli scenari climatici fornisce una prospettiva lungimirante sull'impatto del cambiamento climatico sui valori patrimoniali. Il nostro approccio agli scenari ci consente di disaggregare i risultati a livello di azienda a seconda dei diversi scenari per i singoli driver dell'impatto, compresi il rischio concreto e l'adattamento. Ciò fornisce un'indicazione del potenziale impatto concreto diretto sugli asset che le aziende si trovano ad affrontare. Data la natura specifica per ogni area geografica dei rischi concreti, questo aspetto deve quindi essere esplorato in maggior dettaglio a livello dei singoli asset. Per tale motivo, ci concentriamo sull'analisi approfondita degli scenari a livello di edificio per il nostro portafoglio immobiliare.
2. Investire in soluzioni di adattamento
Esistono enormi opportunità di coinvolgimento degli investitori per aiutare paesi e aziende a rafforzare la propria resilienza contro gli estremi climatici. Tra esse figurano società di servizi pubblici che realizzano reti più resistenti alle intemperie, imprese edili specializzate in progetti resistenti al calore e alle inondazioni e governi che promuovono progetti di resilienza innovativi. Tali opportunità sono destinate a espandersi nei prossimi anni. La ricerca di Munich Re dimostra che il collegamento di adattamento e assicurazione, per es. tramite il ripristino delle barriere coralline che riducono i danni degli uragani o la piantumazione per mitigare le inondazioni, può comportare una riduzione dei premi e un rendimento sestuplicato dell'investimento.
Gli investimenti nell'adattamento devono diventare un segmento in crescita e sempre più importante dell'universo d'investimento per le strategie concentrate sul clima. Comprendendo tali opportunità insieme a idee su come mitigare il cambiamento climatico, gli investitori tematici possono diversificare le loro esposizioni, contribuendo nel contempo a sostenere una componente gravemente sottofinanziata delle soluzioni al cambiamento climatico.
Nel reddito fisso di abrdn, questo processo tenta di determinare una comprensione del nesso tra un emittente di obbligazioni e il relativo impatto sull'adattamento. La valutazione della natura e dell'entità dei rispettivi rischi concreti e di come vengono affrontati dalle azioni dell'emittente ha portato a diverse idee di investimento che contribuiscono all'adattamento al cambiamento climatico. Nella tabella di seguito sono riportati tre esempi di emittenti obbligazionari e i rispettivi approcci all'adattamento.
1 Le società menzionate nel presente articolo sono citate esclusivamente a scopo informativo e non intendono essere raccomandazioni di acquisto o vendita, né sono rappresentative di alcuna esposizione nei nostri prodotti.
È il momento che gli investitori prendano coscienza del cambiamento climatico e investano non solo per mitigarne le cause, ma anche per adattarsi alle relative conseguenze. La necessità di soluzioni d'investimento mirate all'adattamento è destinata a espandersi nei prossimi anni, anche in vista del continuo aumento delle temperature.