Analisi di mercato

A luglio 2022, il debito dei mercati emergenti in valuta forte1 ha reso il +2,89%, mentre quello in valuta locale2 ha reso il +0,29%. Il miglioramento della performance registrato nel mese ha fatto seguito a un primo semestre difficile, durante il quale il debito emergente in valuta forte ha reso il -20,31%, mentre quello in valuta locale il -14,53%.

Nel caso del debito dei mercati emergenti in valuta forte, il principale contributo positivo è giunto da una significativa riduzione dei rendimenti dei Treasuries statunitensi, con i rendimenti dei decennali USA in discesa di 36 punti base al 2,62% alla fine del mese. Uno dei motivi determinanti è stato il ridimensionamento da parte degli investitori di alcune aspettative molto restrittive riguardo all’entità degli aumenti dei tassi di riferimento USA da parte della Federal Reserve. A sua volta, questo si rifletteva in un outlook economico decisamente indebolito per gli USA, in gran parte dovuto all'impatto negativo dell'aumento dei tassi di interesse statunitensi. Nell’area delle commodity, il greggio Brent è sceso del 4,18% a 110 USD al barile nel corso del mese poiché il mercato ha continuato ad adeguarsi a prospettive di crescita globale meno favorevoli.

Outlook

Complessivamente le prospettive restano complicate, ma vediamo alcune opportunità di valore in determinate aree del debito dei mercati emergenti. Gli spread sugli indici si confermano ben al di sopra delle loro medie nel medio termine e anche i rendimenti si collocano sulla fascia alta dell’intervallo per gli ultimi dieci anni. Anche alcuni emittenti in difficoltà sembrano più appetibili e alcuni governi stanno cambiando rotta per avere accesso all’indispensabile sostegno finanziario da parte del Fondo Monetario Internazionale (FMI) e di altre istituzioni multilaterali.

A nostro avviso, l'inflazione dovrebbe decelerare verso la fine dell'anno considerato il fatto che i prezzi di prodotti alimentari ed energia dovrebbero aver già toccato il picco due mesi fa. A sua volta, questo potrebbe consentire la fine dei cicli di inasprimento monetario nei mercati emergenti. Tuttavia, al contempo, ci aspettiamo che la volatilità resti elevata ancora per un po', visto il contesto di rallentamento della crescita globale e la stretta monetaria aggressiva in molti paesi sviluppati. Pertanto, riteniamo che al momento sia prudente mantenere un approccio di investimento altamente selettivo.

Note

  • 1 Secondo l'indice JP Morgan EMBI Global Diversified
  • 2 Secondo l'indice JP Morgan GBI-EM Global Diversified (senza copertura in USD)