Cinque paesi tra i dieci maggiori emittenti di CO2 al mondo, ovvero Cina, India, Indonesia, Giappone e Corea del Sud, si trovano nell'area APAC. Ciò comporta che i cambiamenti nell'utilizzo di energia e nelle emissioni di carbonio che avvengono in questa regione avranno un impatto significativo sul clima globale.
Lo scorso anno abbiamo pubblicato un paper che evidenzia le caratteristiche della transizione energetica di questa regione ed esamina in che modo il cambiamento climatico avrebbe un effetto sulle valutazioni aziendali.
Abbiamo sviluppato ulteriormente questo studio per analizzare la credibilità dei piani aziendali dell'area APAC relativi alla transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio e per identificare le società pioniere di tale evoluzione.
Si tratta di fattori critici per gli investitori che intendono fare scelte orientate al futuro delle emissioni di carbonio e a produrre un impatto sul mondo reale investendo nei green leader di domani.
I 6 pilastri del nostro framework di credibilità
Abbiamo sviluppato un nostro framework proprietario per valutare i piani aziendali per la transizione. Un principio fondamentale del nostro approccio è che gli obiettivi relativi alle emissioni di carbonio non possono essere semplicemente presi per buoni in attesa che vengano implementati. I risultati dipendono da una gamma di fattori, comprese le iniziative che le aziende possono intraprendere, le politiche ambientali di riferimento e le tecnologie utilizzate per la decarbonizzazione.
Il nostro framework si prefigge di misurare questi parametri attraverso i 6 pilastri della credibilità:
- Definizione dei target di emissioni
- Performance relativa alle emissioni
- Livello di preparazione tecnologica
- Capacità di supporto delle politiche
- Penetrazione del mercato green
- Climate governance
Sulla base di questi criteri, vengono valutate le aziende e viene assegnato loro un punteggio. Tale punteggio fornisce una valutazione quantitativa che riflette la nostra fiducia nel fatto che gli obiettivi aziendali vengano effettivamente implementati. Consente inoltre di effettuare una comparazione coerente tra aziende che può essere completata con ulteriori analisi aziendali più qualitative e attive, in particolare laddove vi è carenza di dati.
Quali sono i risultati delle nostre analisi?
Nel nostro ultimo studio sulla credibilità, abbiamo analizzato 1.200 titoli large cap o di aziende con un'esposizione significativa alla transizione energetica.
Di queste, oltre 300, circa il 28%, hanno sede nell'area APAC, in gran parte in Giappone, India, Cina e Australia.
La maggior parta di queste società opera in settori ad alta intensità di emissioni, come materiali, industria pesante e utility. La nostra analisi è stata condotta a livello regionale, settoriale e aziendale, comparando le aziende dell'area APAC con le omologhe non APAC.
Ecco i risultati:
- Le aziende APAC hanno in generale un punteggio inferiore alla media, ma sono all'avanguardia per quanto riguarda il livello di preparazione tecnologica
Molte aziende dell'area APAC operano in un contesto politico che offre minori incentivi alla decarbonizzazione. Ciò potrebbe essere dovuto allo scarso supporto dei programmi nazionali di carbon pricing o alla mancanza di regole vincolanti.
Di conseguenza, una minore percentuale di aziende dell'area APAC è riuscita a ridurre l'intensità delle emissioni rispetto alle controparti europee. Ciò detto, diversi paesi APAC hanno politiche ambientali più solide rispetto agli Stati Uniti, secondo il nostro Climate Policy Index proprietario.
D'altro canto le aziende APAC ottengono risultati migliori quando si parla di preparazione tecnologica. La regione ospita una quota maggiore di società di beni al consumo discrezionali e di aziende IT, in cui le tecnologie per la decarbonizzazione industriale sono già disponibili (per esempio, veicoli elettrici, semiconduttori). Quest'area ha inoltre una minore percentuale di aziende energetiche, settore in cui la maggior parte delle tecnologie si trova ancora in fase di prototipazione o dimostrativa.
Grafico 1: In media, le aziende APAC hanno un punteggio di credibilità inferiore rispetto alle aziende non APAC
Fonte: abrdn, aprile 2023.
- C'è molta differenza tra settori e paesi
Alcune aziende attive nei paesi APAC più sviluppati, ovvero Giappone e Corea del Sud, hanno un punteggio di credibilità maggiore rispetto alla media globale. Di contro, le società che operano nelle economie asiatiche emergenti, come India e Tailandia, generalmente ottengono punteggi inferiori alla media.
Sebbene il settore delle utility registri, a livello globale, il punteggio di credibilità medio più alto, nell'area APAC questo tipo di aziende ha rating inferiori alla media. Per contro, molte delle aziende IT più credibili hanno sede proprio nell'area APAC grazie alla maggiore maturità e migliore distribuzione delle tecnologie di transizione energetica in questo settore settore.
Una delle intuizioni salienti della nostra analisi riguarda la dispersione presente tra le aziende all'interno dello stesso settore, che consente agli investitori di identificare i leader e i ritardatari della transizione. Alcune aziende hanno business plan e obiettivi ambiziosi e credibili, mentre altre agiscono in antitesi agli impegni dichiarati.
Grafico 2: Migliori e peggiori aziende APAC entro specifici settori e paesi
Fonte: abrdn, aprile 2023.
- Leader della transizione nell'area APAC
Abbiamo identificato alcuni leader della transizione credibili, ovvero aziende che stabiliscono obiettivi di riduzione delle emissioni ambiziosi, si impegnano attivamente a trasformare i propri business e rappresentano un modello nel loro settore, tra queste:
- Taiwan Semiconductor Manufacturing Co.: azienda top per la preparazione tecnologica (technology readiness) che beneficia di un solido obiettivo supportato da un'effettiva riduzione delle emissioni. Opera inoltre in un settore in cui le tecnologie per la riduzione delle emissioni di carbonio sono già in fase di maturità.
- Tencent: ha ottenuto il punteggio massimo per la definizione dei target di emissioni (emissions target design), avendo posto in essere obiettivi assoluti che riguardano l'intera gamma di emissioni aziendali (Scope 1, 2 e 3). È sulla buona strada per raggiungere tutti i suoi obiettivi.
- LG Chem: all'avanguardia nella governance climatica (climate governance). Integra il cambiamento climatico nella sua valutazione strategica. A un membro del CdA viene assegnata esplicita responsabilità per l'implementazione delle politiche climatiche.
- SK Hynix: si distingue per la performance relativa alle emissioni, essendo stata in grado di ridurre l'intensità delle emissioni di circa il 28% tra il 2019 e il 2021.
- Sungrow Power Supply: fornisce attrezzature per progetti di produzione di energia solare ed eolica. La sua percentuale di entrate green è vicina al 100%. Azienda top per penetrazione del mercato green.
Queste aziende sono presenti in alcune delle nostre strategie di investimento sostenibile asiatiche, sia azionarie che obbligazionarie.
In che modo gli investitori possono avvalersi di questo strumento?
In che modo gli investitori possono avvalersi di questo strumento?
Questa analisi può migliorare le decisioni di investimento in tre modi:
Questa analisi può migliorare le decisioni di investimento in tre modi:
- Selezione dei leader della transizione credibili. Le aziende con un buon punteggio sono posizionate meglio in relazione alla mitigazione dei rischi climatici e allo sviluppo delle soluzioni necessarie a decarbonizzare l'economia. I team di investimento possono utilizzare il framework per valutare in che modo le aziende si posizionano nell'ambito di un settore o di una regione. Nonostante un gap di credibilità più ampio rispetto alla media generale, ogni settore e regione APAC presenta i suoi leader della transizione.
- Engagement con i ritardatari del cambiamento climatico. Le informazioni ottenute attraverso l'analisi possono porre le basi per un dialogo con le aziende e aiutare la collaborazione con le società che si trovano nelle fasi iniziali del loro percorso di decarbonizzazione. Questo strumento può aiutare a identificare i punti deboli dei loro piani di transizione, supportare discussioni sul superamento di tali debolezze, monitorare i progressi ed esaminare in che modo i cambiamenti apportati ai modelli di business alterano l'esposizione a rischi e opportunità legati al clima.
- Comprensione dell'impatto sull'asset valuation. Possiamo ottenere un'idea più precisa di quali sarebbero i potenziali effetti sulle valutazioni degli asset e quali i vantaggi per le aziende che riuscissero a centrare e potenziare i loro obiettivi di riduzione delle emissioni. Alcuni settori dell'area APAC continuerebbero a essere esposti a rischi climatici sostanziali anche in caso di conseguimento degli obiettivi. Altri settori, invece, come le utility, potrebbero ottenere risultati migliori implementando piani più credibili e stringenti.
La nostra analisi risente necessariamente di alcune limitazioni, come la discontinuità nella divulgazione dei dati. Per questa ragione, i risultati del framework di credibilità costituiscono solo un punto di partenza per un'analisi aziendale più approfondita e attiva, volta a identificare i leader della transizione dell'area APAC.
Considerazioni finali
Questa analisi di credibilità climatica contribuisce a completare la nostra analisi degli scenari climatici, offrendo agli investitori un panorama più articolato dei modi in cui i diversi scenari potrebbero influenzare le valutazioni patrimoniali.
In linea di principio, ci aspettiamo che le aziende che implementano appieno gli obiettivi climatici registrino un significativo apprezzamento delle valutazioni, a condizione naturalmente che il resto del mondo intraprenda un percorso verso la transizione energetica con prezzi del carbonio sempre più alti.
Abbiamo tuttavia riscontrato che le aziende dell'area APAC rischiano di perdere buona parte di questo potenziale di apprezzamento rispetto ai loro pari non APAC a causa di punteggi di credibilità climatica inferiori. Molte di queste aziende potrebbero perdere significative opportunità legate al clima perché non implementano i loro piani di transizione in azioni concrete.
Non tutto dipende, però, dalla volontà di agire delle aziende. È infatti possibile che la loro velocità di decarbonizzazione dipenda da incentivi politici e maturità commerciale delle tecnologie a disposizione.
Aziende, investitori e policy maker dovrebbero considerare questa circostanza come una call to action: le aziende che mettono in pratica le loro promesse (e beneficiano del giusto supporto politico) potrebbero ottenere diversi vantaggi, mentre gli investitori che integrano nella loro ricerca azionaria attiva l'analisi di credibilità hanno una visione più dettagliata delle valutazioni.