Di recente le obbligazioni indiane hanno suscitato un notevole interesse da parte del mercato, soprattutto grazie alla loro inclusione negli indici obbligazionari globali.

Quali sono i principali fattori che hanno contribuito ad aumentare la quota delle obbligazioni indiane negli indici globali? E quali sono le principali attrattive di questa asset class per gli investitori?

Fattori di spinta: la liberalizzazione del mercato obbligazionario indiano

Il mercato obbligazionario indiano è stato storicamente dominato dagli investitori nazionali. Gli investitori stranieri potevano accedere a questa asset class attraverso un sistema di quote che di fatto costituiva un limite di entrata nel mercato. Nel 2020, tuttavia, le autorità di regolamentazione indiane hanno iniziato a classificare alcuni titoli di Stato con la dicitura FAR (Fully Accessible Route), rendendoli così pienamente accessibili. Da quel momento in poi, i cosiddetti FAR bond indiani sono diventati negoziabili da parte degli investitori stranieri autorizzati, senza bisogno di quote.

L'accessibilità delle obbligazioni indiane è andata via via aumentando, raggiungendo la quota di USD 300 mld alla fine del 2023. Ciò ha reso l’asset class sempre più idonea a essere inclusa nei principali indici obbligazionari globali. Nel giugno 2024, le obbligazioni indiane sono state incluse nell'indice GBI-EM di JP Morgan e i mercati prevedono che la ponderazione dell'India in questo indice raggiungerà il 10% entro marzo 2025.

I principali vantaggi per chi investe in obbligazioni indiane

 

Caratteristiche strutturali interessanti

I provider di indici hanno risposto positivamente a queste misure di liberalizzazione. Inoltre, diverse caratteristiche strutturali interessanti aumentano l'attrattiva delle obbligazioni indiane. Il mercato dei titoli di Stato indiani è vasto per un valore di circa USD 1.300 mld. Inoltre, questo mercato è caratterizzato da ristretti bid-ask spread, di soli 1-3 punti base, il che indica una buona liquidità. In più, le obbligazioni dei vari governi statali ammontano a USD 500 mld, mentre il mercato delle obbligazioni corporate vale circa altri USD 500 mld.

La volatilità del mercato obbligazionario indiano è storicamente bassa, pari al 5%, e la rupia è una delle valute meno volatili a livello globale degli ultimi anni.

Diversificazione e bassa correlazione con altri mercati

I titoli di Stato indiani offrono una buona diversificazione grazie alla loro correlazione storicamente bassa con altri asset globali. Ciò è dovuto principalmente al livello minimo di proprietà estera. Ad aprile 2024, le partecipazioni estere ai titoli di Stato indiani erano inferiori al 3% del mercato nazionale, del valore di USD 1.300 mld, e meno del 2% del mercato complessivo. In seguito all'inclusione nell'indice, si prevede che la proprietà straniera salirà a poco meno del 4%.1

Nel frattempo, il mercato indiano delle obbligazioni corporate è guidato da aziende che si rivolgono prevalentemente a clienti nazionali. Questo, insieme alla limitata integrazione commerciale globale dell'India, spesso riduce la correlazione delle obbligazioni indiane con altri mercati globali.

Vantaggi difensivi in contesti di mercato più difficili

Un altro fattore importante è la performance relativamente migliore delle obbligazioni indiane in contesti di mercato più difficili. Ad esempio, dalla fine del 2019 fino al picco del sell-off del mercato durante la crisi di Covid-19, il 20 marzo 2020, il mercato obbligazionario nazionale indiano è sceso solo del 3% (incluso l'impatto del cambio). Come illustrato di seguito, questa performance è stata nettamente superiore a quella di molte altre asset class globali.

 

Grafico 1: Performance di alcune asset class durante il periodo Covid-19

Fonte: abrdn, Bloomberg, rendimenti cumulativi da fine 2019 al 20 marzo 2020.

 

Una storia positiva di riforme strutturali

Nell'ultimo decennio il governo ha varato importanti riforme che hanno portato l'India su una base economica più stabile. In particolare, l'imposta sui beni e servizi del 2017 e la riduzione dei sussidi hanno rafforzato la posizione fiscale governativa. Hanno inoltre contribuito a limitare la necessità di nuove emissioni obbligazionarie. Sul fronte aziendale, l'accelerazione della digitalizzazione ha reso molte società più efficienti, favorendo la redditività.

In prospettiva, con la continuità garantita dalle recenti elezioni, la politica economica indiana dovrebbe rimanere favorevole alle aziende e agli investitori.

Valutazioni e rendimenti interessanti

A nostro avviso, le valutazioni delle obbligazioni indiane offrono un'opportunità interessante, soprattutto per gli investitori orientati al reddito. Si tratta infatti di una delle poche asset class globali che offrono rendimenti intorno al 7%.

Anche il quadro dei rendimenti reali sta migliorando. Nel luglio 2024, l'inflazione dei prezzi al consumo è scesa al 3,6% su base annua. Si tratta di un tasso inferiore al 4%, che è l’obiettivo della banca centrale, e il più basso dall'agosto 2019. Di conseguenza, i mercati prevedono che la banca centrale inizierà presto un nuovo ciclo di riduzione dei tassi. Ciò probabilmente aumenterebbe i rendimenti di capitale delle obbligazioni indiane.

  1. 1 Fonte: JP Morgan, aprile 2024.