Cosa determina la sovraperformance delle small cap?
In primo luogo, è più facile far crescere gli utili partendo da una base più piccola. In secondo luogo, molte società di minori dimensioni sono spesso più agili e reattive, il che consente loro di rispondere alle mutevoli dinamiche di mercato e di capitalizzare sui trend emergenti. Infine, le aziende più piccole ricevono meno attenzione da parte di analisti e investitori. Ciò può portare a una sottovalutazione e a un potenziale significativo apprezzamento quando le aziende ottengono risultati.
Perché le small cap non sovraperformano sempre
Siamo sinceri. Le small cap non sovraperformano sempre. Ad esempio, i tre anni fino a dicembre 2024 sono stati difficili.
Ciò è dovuto a diversi fattori: il rapido aumento dell'inflazione e la conseguente drammatica salita dei tassi d'interesse, la guerra in Ucraina, le interruzioni delle catene di fornitura e diverse altre preoccupazioni macroeconomiche. Ma c'è un altro fattore in gioco: la composizione dell'indice.
Negli ultimi tre anni, l'indice large cap è stato guidato da alcuni nomi di notevole peso. Novo Nordisk, Shell, Novartis, SAP e HSBC hanno contribuito per il 50% alla performance complessiva dell'indice.
Per contro, il peso e la diversità delle aziende più piccole rendono impossibile che una manciata di nomi, per quanto performanti, guidino l'intero indice.
Questo ci porta all'importanza di un approccio attivo.
Un approccio attivo può fare la differenza
Se si considerano i rendimenti a livello di titoli, su base annua discreta, i rendimenti più elevati provengono spesso dalla parte inferiore dello spettro della capitalizzazione di mercato. Il grafico seguente mostra la percentuale dei 100 titoli europei più performanti (combinando MSCI Europe e MSCI Europe Small Cap) in base alla capitalizzazione di mercato. Come si può notare, i titoli small cap superano nettamente quelli a grande capitalizzazione. Questa tendenza è stata evidente anche negli ultimi tre difficili anni.
Grafico 1: Quale percentuale delle 100 azioni europee con il rendimento più elevato sono large cap e small cap?
I gestori attivi e competenti possono quindi potenzialmente offrire rendimenti interessanti. Sono in grado di scegliere i titoli vincenti in un universo d'investimento vasto e dinamico. Negli ultimi cinque anni, solo il 40% dei titoli dell'indice europeo small cap ha registrato una performance superiore alla media, evidenziando la necessità di essere selettivi.
Il rendimento è convincente, ma che dire del rischio?
Le aziende di minori dimensioni sono intrinsecamente più rischiose rispetto a quelle più grandi e consolidate. Nel lungo periodo, tuttavia, riteniamo che i livelli di rendimento più elevati delle small cap e gli interessanti vantaggi di diversificazione compensino ampiamente il rischio maggiore.
Inoltre, gran parte del rischio è legato ad aziende early-stage che non hanno ancora prodotto utili o che operano in settori del mercato altamente ciclici. Se si filtrano queste aziende, come facciamo noi, il livello di rischio del sottoinsieme rimanente non è così elevato come molti immaginano. È importante notare che queste aziende hanno anche il potenziale per offrire robusti rendimenti nel tempo.
I vantaggi della diversificazione
Un'allocazione significativa alle small cap offre notevoli vantaggi di diversificazione. Grazie alle loro fonti di reddito e alle allocazioni settoriali, le small cap offrono agli investitori l'accesso a caratteristiche di rischio diverse rispetto ai titoli a grande capitalizzazione. Inoltre, le small cap tendono a essere più focalizzate sul mercato nazionale rispetto ai titoli di maggiori dimensioni e spesso operano nelle aree più dinamiche del mercato europeo, in particolare nei settori industriali e dei beni di consumo discrezionali.
Quanto dovrebbero allocare gli investitori nelle small cap europee?
Riteniamo che gli investitori debbano prendere in considerazione un'allocazione significativa a questa asset class. Ecco perché.
Secondo Morningstar, solo il 7% del patrimonio totale in gestione (AUM) dei fondi azionari europei è investito in fondi small cap, mentre eVestment stima questa cifra al 10% dell’AUM. Queste percentuali sono inferiori al peso del 14% che le small cap rappresentano all'interno del più ampio mercato azionario europeo, come definito da MSCI.
Per molti investitori, gli investimenti in small cap sono considerati un'allocazione fuori benchmark.Pertanto, chi investe deve avere fiducia che un'allocazione alle small cap genererà rendimenti superiori aggiustati per il rischio.
È il momento di investire?
Riteniamo che l'allocazione a questa asset class debba essere strategica e di lungo periodo. Tuttavia, due fattori rendono le small cap ancora più interessanti.
Valutazioni – mai viste meglio
Le small cap europee sono le più economiche di tutte le regioni, con un rapporto prezzo-utili a 12 mesi a 13,7x. Si tratta di un valore più basso in termini assoluti rispetto alle large cap europee (attualmente con uno sconto del 4%) e di gran lunga inferiore al premio medio di lungo periodo del 26%. L'ultima volta che abbiamo visto una valutazione relativa comparabile è stato durante la crisi finanziaria globale. Le prospettive non sono perfette (non lo sono mai), ma sono migliori rispetto al 2008, il che rende il momento potenzialmente interessante per investire.
Un motivo comune per cui i clienti non investono in quest’asset class è la convinzione che “l'Europa sia a buon mercato, ma manchi di crescita”. Questo può essere vero se si considera il prodotto interno lordo o la crescita delle grandi aziende. Tuttavia, le aziende di minori dimensioni sono diverse. In prospettiva, si prevede che le small cap europee cresceranno più rapidamente delle azioni globali, seppur scambiate a valutazioni inferiori.
Grafico 2: Crescita degli utili futuri a 12 mesi e valutazioni
Tagli dei tassi – più lenti, ma presenti
I dati storici indicano che i titoli a piccola capitalizzazione tendono a sovraperformare quelli a grande capitalizzazione quando i tassi di interesse scendono. Questa tendenza è spesso attribuita al maggior potenziale di crescita e agilità delle aziende più piccole in un contesto di tassi d'interesse più bassi.
Negli ultimi mesi, tuttavia, i mercati hanno ridimensionato le aspettative sul taglio dei tassi. Molti ritengono che le politiche del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, dai dazi alle tasse, potrebbero essere inflazionistiche e rallentare il ritmo dei tagli. D'altro canto, le sue politiche dovrebbero anche stimolare la crescita economica, un ambiente in cui le small cap prosperano. Staremo a vedere.
Considerazioni finali
Le aziende europee di minori dimensioni restano sottorappresentate nei portafogli degli investitori. Riteniamo che questi ultimi si stiano perdendo delle opportunità. Le small cap hanno sovraperformato le large cap nel lungo periodo, con l'Europa in testa. Molte small cap sono agili e reattive, in grado di capitalizzare sulle mutevoli dinamiche di mercato e di rispondere velocemente a un panorama d'investimento in continua evoluzione. Offrono inoltre vantaggi di diversificazione grazie alle loro variegate fonti di reddito, mentre molte operano in mercati di nicchia lontano dallo spazio in cui si muovono le aziende a grande capitalizzazione.
Il rischio sarà sempre una preoccupazione per gli investitori. Tuttavia, questo può essere mitigato attraverso un approccio di investimento attivo e portafogli misti. Anche la concentrazione su aziende di alta qualità e redditizie si è rivelata una strategia proficua.
Con le attuali valutazioni molto interessanti e il potenziale di sovraperformance in un contesto di riduzione dei tassi, riteniamo che per gli investitori sia un momento eccellente per prendere in considerazione un aumento delle partecipazioni nelle small cap europee.
- Morningstar, Gennaio 2025