Nel 2022, in un contesto caratterizzato dall'aumento dei tassi e da un'inflazione elevata, la raccolta di fondi si è rivelata difficoltosa, con appena 53 miliardi di euro raccolti in Europa e 343 miliardi di dollari negli Stati Uniti. Nel 2023, però, le operazioni di PE sono aumentate rispetto all'anno precedente in Europa e, con riserve di liquidità che hanno superato i 2.000 miliardi di dollari in tutte le strategie a livello globale, i gestori saranno in grado di rispondere rapidamente alle nuove opportunità.
Il contesto economico ci spinge a concentrarci sulle società di minori dimensioni e sui gestori specializzati/di nicchia che hanno dimostrato di saper generare rendimenti lungo tutto il ciclo e di possedere le competenze necessarie per affrontare le tendenze di lungo periodo. Queste società/gestori hanno l'esperienza richiesta per ottenere risultati positivi per gli investitori, in particolare in settori come l'informatica, la sanità e i servizi finanziari.
Negli Stati Uniti, l'Infrastructure Bill del 2021 ha dato una forte spinta, impegnando ingenti risorse per l'ammodernamento delle infrastrutture. A nostro avviso, ciò genererà una domanda di asset infrastrutturali socio-economici di importanza fondamentale, con ricavi stabili nel lungo periodo. Anche in Europa si prevede un aumento della spesa governativa per le infrastrutture. Il settore della sicurezza energetica rimarrà una priorità, dato che il conflitto in Ucraina continua a causare interruzioni nelle forniture di petrolio e gas dall'est.
Inoltre la domanda di infrastrutture per il digitale, i dati e le energie rinnovabili dovrebbe rimanere robusta anche nel 2024, in particolare per quanto riguarda le infrastrutture che stanno trainando la transizione energetica.
Esprimiamo una preferenza per i settori dell'industria e dell'edilizia residenziale statunitensi. Abbiamo un'elevata convinzione nella logistica last-mile e nei settori industriali di dimensioni ridotte, oltre che negli asset residenziali nei mercati del sunbelt e nelle città gateway.
In Europa il mercato sta attraversando una fase di rivalutazione, determinata dall'aumento dei tassi di interesse e dei costi del debito. Tuttavia, esistono ancora opportunità nel settore residenziale, negli investimenti alternativi e nella logistica, perché in questi settori l'offerta rimane limitata.
Per quanto riguarda la logistica nella regione APAC, potrebbero esserci maggiori opportunità nel segmento urbano della Corea del Sud e dell'Australia, oltre che nei centri direzionali di Seoul e Singapore. In Cina, la fine della politica zero-Covid ha rapidamente sbloccato l'attività dei servizi, mentre i settori dell'industria, dell'edilizia e del commercio mostrano segni di ritardo. Secondo le aspettative, i servizi dovrebbero continuare a sostenere la crescita, ma permane l'incertezza circa l'assetto finale che assumerà il settore immobiliare nel lungo periodo.
Con l'inflazione e i tassi di interesse ancora elevati, ci aspettiamo un aumento delle insolvenze. Tuttavia, il credito privato rimane un modo interessante di contrarre prestiti e dovrebbe continuare a superare i volumi dei prestiti sindacati. Gli squilibri di mercato stanno creando opportunità e i finanziatori possono richiedere covenant più stringenti. Come sempre, la qualità delle operazioni rimane fondamentale, quindi cercheremo asset che offrano un buon rapporto rischio/rendimento e protezione dai ribassi.
Risorse naturali
Negli Stati Uniti la domanda di petrolio rimane elevata, ma cresce la pressione sui settori ad alta intensità di carbonio per operare una riduzione delle emissioni e realizzare una transizione verso le energie rinnovabili. Con l'attesa stabilizzazione dei tassi di interesse e il forte impulso positivo prodotto dall'Inflation Reduction Act, l'energia rinnovabile a basso costo, la crescita dei mercati del carbonio e persino il ruolo del legname potrebbero rappresentare delle opportunità nella transizione verso la neutralità carbonica.
In Europa, le sanzioni hanno ridotto le esportazioni russe di petrolio e gas, con ripercussioni sulla produzione energetica nazionale. Sebbene i governi stiano investendo maggiormente nell'autonomia energetica e nelle fonti rinnovabili, i prezzi – e l'inflazione – rimangono elevati. Nonostante le difficoltà, gli investitori nutrono tuttora un forte interesse per l'esposizione al settore energetico e ai mercati delle risorse naturali in generale.
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