Osserviamo alcune opportunità interessanti nel credito privato, come il finanziamento dei fondi, il private placement, i prestiti immobiliari commerciali e il debito infrastrutturale. Ciascuno di questi comparti offre opportunità diverse in un contesto inflazionistico, consentendo inoltre di aggiungere una significativa diversificazione al portafoglio.
Finanziamento dei fondi
In tempi di inflazione alta e imprevedibile, tassi d'interesse instabili e prospettive macroeconomiche incerte, vi è stato un crescente interesse per il fund financing o finanziamento dei fondi. Questo sotto settore offre prestiti a breve termine a fondi che investono nei mercati privati per supportare le attività operative. Per quelle parti del bilancio in cui un assicuratore non richiede flussi di cassa fissi, il tasso d'interesse variabile applicabile sugli asset di fund financing può offrire una certa protezione dal rischio legato all'inflazione e ai tassi d'interesse attesi. Inoltre, la correlazione molto ridotta tra la performance del fund financing e gli altri mercati, nonché le perdite storiche molto basse, rende questo tipo di finanziamento un'asset class ideale per periodi di incertezza macroeconomica.
Prestiti immobiliari commerciali
I prestiti immobiliari commerciali (commercial real estate loans o CREL) sono garantiti da asset immobiliari commerciali e sono da tempo ben visti dagli investitori assicurativi. L'area CREL è stata quella più colpita del credito privato nel quarto trimestre del 2022, in parte a causa di una rapida correzione dei valori immobiliari e dei rendimenti crescenti degli asset di credito investment-grade. Ciò ha portato alcuni assicuratori a rivolgere la loro attenzione al credito pubblico piuttosto che al credito privato. Ad esempio, quando i rendimenti oscillavano tra il 4,75 e il 5,5% nel credito pubblico BBB a cinque anni, era più difficile giustificare i vantaggi di vincolare le risorse del comitato di governance e di investimento per le attività CREL, che rendevano in media tra il 6 e l'8% per un prestito equivalente a cinque anni. Ma le cose hanno iniziato a cambiare entrando nel 2023, quando gli spread pubblici hanno iniziato a contrarsi (in larga misura a causa delle dinamiche di domanda e offerta).
Oggi i CREL cominciano a sembrare nuovamente allettanti in termini di rendimento aggiustato per il rischio, data la forte correzione nei valori delle azioni immobiliari al termine del 2022. Ciò significa che è possibile ottenere spread superiori con livelli di leva finanziaria inferiori nelle negoziazioni. Sebbene non sia la norma dal punto di vista storico, abbiamo osservato un maggiore interesse per i CREL indicizzati all'inflazione, che offrono una protezione più diretta contro l'incertezza sull'inflazione futura.
Nell'ambiente corrente, il pilastro dell'investimento assicurativo, ovvero il reddito fisso, potrebbe presentare un potenziale di rendimento superiore.
Private placement
I private placement sono obbligazioni emesse per un gruppo specifico di investitori attraverso un'offerta non pubblica e vengono detenuti di frequente dagli investitori assicurativi come complemento dei propri asset di credito pubblico. L'offerta rappresenta una sfida in continua crescita, specialmente nei mercati pubblici in sterline. Queste emissioni tendono a essere acquisite rapidamente da un piccolo numero di grandi player e la diversificazione settoriale è limitata. La carenza di offerta ha suscitato un maggiore interesse nelle obbligazioni di private placement, come complemento delle posizioni nel credito pubblico nel corso del 2022. È probabile che questo trend prosegua nel 2023, a causa della domanda significativa da parte degli assicuratori specializzati in Bulk Purchase Annuity. Osserviamo inoltre che alcune compagnie assicurative sono interessate ad ampliare la propria esposizione al private placement nel credito USA ed europeo. Per le compagnie assicurative che cercano una protezione diretta contro il rischio di un'inflazione futura più alta del previsto, una piccola ma significativa parte dei private placement è configurata con un'indicizzazione all'inflazione.
Debito infrastrutturale
Gli asset infrastrutturali, come trasporti ed energia, sono stati popolari per molti anni e riteniamo che per il 2023 non sarà diverso. Questa asset class è allettante perché consente alle compagnie assicurative di spuntare tre caselle essenziali: efficienza del capitale; ammissibilità del matching adjustment; forti credenziali ESG.
Due risultati fondamentali della direttiva Solvency II potrebbero rendere questa asset class ancora più invitante in futuro. Il primo è l'eliminazione del "cliff edge" dell'efficienza del capitale per gli asset di qualità inferiore a investment-grade. Ciò potrebbe consentire alle compagnie assicurative di investire più facilmente in punti più alti della curva del rischio, come per esempio nei progetti early stage che presentano qualche rischio di carattere edilizio. Il secondo è la variazione, piccola ma di grande effetto, della denominazione del flusso di cassa, da "fisso" a "altamente prevedibile", che dovrebbe consentire una maggiore flessibilità nelle strutture di finanziamento, come i pagamenti anticipati. Inoltre, gli asset infrastrutturali sono spesso configurati con un collegamento all'inflazione, fornendo una certa protezione diretta dall'aumento dell'inflazione stessa.
Il 2022 è stato l'anno del cigno nero per tassi e inflazione? Oppure è l'inizio di un decennio complicato? Solo il tempo lo dirà. Ma qualunque strada prendano tassi e inflazione, il credito privato presenterà opportunità allettanti per percorrerla.